sabato 3 ottobre 2009

Herbalife

Dai raffinati piatti d'alta cucina, ai beveroni di Herbalife. Il salto è abissale. Concettualmente parlando una contraddizione in termini, da un lato si studia e ci si ingegna come cucinare i piatti più prelibati per sedurre i più esigenti gourmand e dall'altro si promuove un beverone lattiginoso che la fame la fa passare e aiuta (ma sarà poi vero?) a dimagrire definitivamente.
È questa la nuova avventura dello chef stellato di Ca' Daffan Gianni Battistella, folgorato sulla via di Herbalife, dopo aver provato invano svariate diete. Ai clienti insomma serve capesante affogate e per sè prepara sbobbe gelatinose a basso contenuto di calorie. Non contento di tentare di passare da peso massimo a chef filiforme, Battistella ha iniziato anche, smessi i panni del cuoco, a proporre agli amici il prodotto dimagrante, a suo tempo finito nel mirino della Food and Drug Administration (l'organismo federale americano incaricato di controllare il mercato dei medicinali e proteggere il consumatore).
Forse complice anche la crisi generale dell'economia, che ha finito per colpire gli incassi di molti ristoranti celebrati, il nostro vulcanico chef potrebbe essersi lasciato sedurre dalle promesse di facili guadagni che accompagnano da sempre le attività commerciali "multilevel", ovvero le cosidette catene di Sant'Antonio. che gestiscono l'attività di vendita non in negozio ma in modo autonomo. A volte nella propria abitazione, altre volte a domicilio, meno di frequente però nei ristoranti.
Più d'una le segnalazioni della "doppia" attività di Battistella che però al telefono, una volta venuto a sapere di parlare con un giornalista, si chiude a riccio e nega: «Non vendo Herbalife». Ma aggiunge, forza dell'abitudine, uno spot: «Uso Herbalife e ho perso 17 chili. Se vuole le do il numero di chi mi vende i prodotti. Certo, potrei venderlo, ma non lo vendo».
Negli ultimi tempi però a chi, interessato al prodotto, gli chiedeva di Herbalife, Battistella ha magnificato le virtù della linea dei beveroni dimagranti, proponendo appuntamenti per meglio descriverne le caratteristiche miracolose e i vantaggi dell'acquisto.
E quindi, oltre alle capesante affogate nei piselli, ai ravioli liquidi, ai cannelloni con ricotta, alle lumache di terra e alle fave di cacao con cioccolato bianco o alle immancabili bottiglie di Champagne francese (quelle almeno che gli sono rimaste dopo il grosso furto che ha subito nei mesi scorsi), lo chef ha iniziato ad interessarsi anche dell'Herbalife.
E così, se magari qualche signora attenta alla linea si fa prendere dal panico di fronte ad un piatto di bigoli destrutturati o osservando la carta dei dolci e pensando alle calorie di troppo, il rimedio è a portata di mano. Senza nemmeno bisogno di andare dal dietologo per farsi prescrivere una dieta, il menu dimagrante lo puoi chiedere direttamente allo chef pluripremiato.


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